23 April 2024

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Dopo aver visto il film Un ponte per Terabithia con il progetto Leggifilm, presso la Fondazione D'Ettoris,abbiamo riflettuto e discusso molto, guidati dalla professoressa Lumare, sul tema dell’amicizia. Leggendo una parte del libro abbiamo rilevato che Leslie rappresenta per Jess più che un'amica, e la stessa cosa Jess per Leslie. E' emerso che gli amici  possono farsi sentire così forti da poter realizzare "grandi cose". Incoraggiamenti e supporto ci aiutano a credere in noi stessi, ma non tutte le persone che conosciamo possono essere i nostri migliori amici. Lo diventa qualcuno di molto speciale. Anche io, come i protagonisti del libro, ho potuto constatare questa verità. Gli amici per me sono un bene prezioso,da coltivare ogni giorno con tanta volontà,amore,pazienza e soprattutto con rispetto. Noi vorremmo che i nostri amici fossero fedeli, ma purtroppo sappiamo che non è sempre possibile.Secondo me un vero "amico" è quando non ti giudica sia fisicamente che moralmente, ma che ti aiuta nei momenti più brutti senza chiedere niente in cambio e quando non si dimentica quello che si è fatto insieme. Io continuo ad avere un'amicizia bellissima con un ragazzo di nome Mirko, dodici anni. Lui abitava, fino a due anni fa, nel mio palazzo ed è figlio di un collega di mio padre. Purtroppo dopo due anni dal suo arrivo a Crotone,se n'è dovuto andare perché suo padre è stato costretto a trasferirsi a Torino e con lui la sua famiglia e a me è dispiaciuto molto. Sin da subito abbiamo avuto un rapporto di complicità e di gioco. Ancora oggi ci raccontiamo tutto
quello che ci succede tramite Facebook e, anche se sono due anni che non lo vedo,con Facebook è come se ci vedessimo ogni giorno,tramite la videochiamata. Lui mi ha fatto capire una cosa molto importante nella vita: la vera bellezza proviene dall'animo, me l'ha fatto capire nei miei momenti più brutti e mi ha sostenuto a superare una situazione di forte difficoltà che vivevo a scuola. I miei compagni della scuola primaria non mi accettavano, mi escludevano, mi dicevano «non mangiare, sei pienotta» ed io restavo molto male quando tornavo a casa. Ma lui con l'affetto che provava per me ha fatto sì che io diventassi più sicura di me stessa e che affrontassi le mie paure e grazie a Mirko le cose a scuola e in generale sono andate e continuano ad andare molto meglio. Grazie Mirko, un vero amico!

Musca Maria Pia

II A,  I.C.  scuola media DON MILANI

Professoressa Giovanna Lumare, anno scolastico 2011/2012

 

Con la nostra professoressa di italiano, grazie al progetto Leggifilm
della biblioteca Piergiorgio Frassati - Fondazione D'Ettoris,siamo stati in biblioteca dove abbiamo visto un film e letto contemporaneamente brani del libro che ci hanno fatto riflettere su molti temi importanti quali: l'amicizia,
il bullismo, l'amore ... Il tema che ho voluto trattare è quello dell' amicizia. Per me l'amicizia e' un sentimento che lega due o più persone nel volersi bene, nell'essere leale l'uno verso l'altro. La persona di cui mi fido di più e che ritengo una vera amica, è D.F. E' una ragazza di 15 anni, e' alta, magra, ha i capelli lunghi e castani, ha gli occhi castani. Le piacciono molto gli animali, infatti ha dei cani e dei gatti.
Il suo carattere e' molto timido e introverso, ma a me racconta sempre tutto. Insieme ci divertiamo, scherziamo, giochiamo, ci confidiamo. Abbiamo passato qualche pomeriggio insieme
e ci siamo divertite tantissimo. Purtroppo non abitiamo vicine, perciò non possiamo vederci tutti i pomeriggi. Ultimamente non viene più a scuola e, questo mi dispiace moltissimo, forse perché non ama molto studiare e anche perché ha problemi di salute. Di solito, tutte le mattine, verso le 07:10 la chiamavo per ricordarle che doveva venire a scuola. Da qualche tempo provo a chiamarla, ma ha sempre il telefono spento.
Tutte le mattine, quando vado a scuola, ho sempre la SPERANZA di vederla spuntare dalla porta della classe come al solito in ritardo. Anche se D. avesse deciso di non venire più a scuola, la nostra amicizia non si rovinerà per niente al mondo! L'amicizia è anche sapere che hai una persona su cui puoi sempre contare e D. potrà sempre contare su di me ...

Noemi Folino

 II B, I.C. scuola media DON MILANI

Professoressa Giovanna Lumare, anno scolastico 2011/2012 
 

 

Per noi ragazzi, che abbiamo una fervida immaginazione, il più delle volte non è difficile immaginare. Io, non smetto mai di provarci ed è per questo che ho creato un mondo tutto mio, dove nessuno è contro nessuno e la guerra è una parola che non esiste. Dove ci sono persone serie, che però quando è il momento di divertirsi lo fanno molto volentieri. Ma la cosa più bella del mio mondo  è che tutti hanno rispetto verso gli altri, che la padrona di quel mondo sono solo e soltanto io. L’immaginazione è un mondo completo di esprimersi e da questo, possiamo ricavarne il modo di essere di una persona. Immaginare, è proprio quello che fanno Jess e Leslie e devo dire che a loro riesce proprio bene! Perciò concludo col dire che «la mente aperta può creare un nuovo mondo».

 

Cristina Loria

I C, I.C. A. Rosmini scuola media  Anna Frank

Professoressa Rita Piperissa, anno 2011/2012

 

Non invenzione ma immaginazione. Questo è il motto giusto per noi ragazzi…Cosa sarebbe un mondo senza l’immaginazione? Un mondo triste, cupo! L’immaginazione è una dote bellissima capace di far aprire la nostra mente sugli aspetti magici del mondo che ci circonda. Possiamo dire che l’immaginazione è lo strato sottile che divide la realtà dalla magia. Un ponte che solo poche persone riescono a costruire. E’ la capacità di vedere la vita con occhi diversi: con gli occhi di un bambino cioè con innocenza e dolcezza. Di vivere la vita in modo diverso…più leggero, come una piuma che si lascia trasportare dal vento. Gli adulti, ormai, dicono che sono grandi per queste cose, ma in realtà sono loro i bambini che dovrebbero godersi la vita e non pensare sempre al lavoro, ma di lasciarsi “cullare” e ad aprire i loro occhi e la loro mente e…non smettere di sognare!

 

Francesca Allevato

I C, I.C. A. Rosmini scuola media Anna Frank

Professoressa Rita Piperissa, anno 2011/2012

Il film mi ha insegnato l’importanza di sentirsi persone libere. Infatti, il protagonista era ostacolato nelle sue scelte personali: lui amava disegnare, ma il papà cercava di portarlo su tutt’altra via. Fin quando si rende conto del valore della propria libertà. Il messaggio del film era quello di incoraggiarci a inseguire i nostri sogni, dando il meglio di noi.

 Nicoletta Rotella

I C, I.C. A. Rosmini scuola media  Anna Frank

Professoressa  Rita Piperissa, anno 2011/2012

Il libro Un ponte per Terabithia mi ha colpito molto perché mi ha fatto capire com’è bello sognare e com’è importante credere sempre in se stessi. La scrittrice vuole farci capire come con l’immaginazione il mondo può sembrare più bello, è come se tutto ti sorride e tu sorridi a lui. Jess era un ragazzino con la passione del disegno, scaricava la tensione e tutta la sua tristezza nel disegno, quando disegnava si estraniava da tutto e da tutti e viveva in un mondo tutto suo. Suo padre non lo incoraggiava, ma gli ripeteva in continuazione “scendi dalle nuvole”, lui non approvava per niente che il figlio disegnasse nonostante fosse la sua grande passione. Un’altra sua grande passione era la corsa correva lungo il sentiero con il venticello d’autunno che gli faceva volare i capelli, facendo attenzione si poteva anche sentire il rumore del vento che fischiettava passando velocemente tra i suoi capelli. Lui voleva essere veloce, il più veloce, condivideva questa sua passione con Leslie, loro erano i più veloci di Terabithia e nessuno avrebbe potuto batterli.

 Damiana Belcastro

I C, I.C. A. Rosmini scuola media  Anna Frank

Professoressa  Rita Piperissa, anno 2011/2012

 

Ci siamo incontrati quando eravamo diversi

per scoprirci poi simili al di là dell' aspetto. 
Uniti da stessi intenti e sentimenti

mentre il Mondo attorno a noi andava al contrario. 
Può oggi la morte spezzare il comune sentire

che ci ha tenuti legati in vita

fino al punto di compiere coraggiose scelte? 
No,amico mio

tu lo sai ed io ne son certo

ed è per questo che voglio comunicarlo al Mondo intero

a volte,troppe volte,cieco e sordo. 
 

Enrica Palmiotto 

I C, I.C. A. Rosmini scuola media  Anna Frank

Professoressa Raffaela Gerace, anno scolastico 2014/2015