25 April 2024

A. Blois, A. Pignolo e S. Pugliese - I D, Anna Frank

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«Sii gentile e abbi coraggio» è questa la frase che mi ha colpito di più del film Cenerentola 2015. Insieme alla mia classe, I D e alla professoressa Lauro, nell’ambito del progetto Leggifilm, ci siamo recati alla Biblioteca  Pier Giorgio Frassati per vedere la fiaba di Cenerentola rappresentata in film. Questa frase, ripetuta più volte nel corso del film, ha per me un significato profondo sia per il senso delle parole sia perché viene detta a Cenerentola dalla madre e rappresenta per la ragazza una “guida” per la sua vita, soprattutto quando rimane orfana. «Sii gentile» innanzitutto mi fa pensare a come la protagonista affronti le spregevoli sorellastre e la matrigna con dolcezza e gentilezza, ogni giorno, nonostante i loro ripetuti dispetti. «Abbi coraggio» invece, mi fa pensare alla forza d’animo con cui Cenerentola affronta l’assenza dei genitori e le tristi vicissitudini della sua vita. Sporca e maltrattata la ragazza con coraggio si sforza di mantenere la stessa gentilezza che aveva quando la vita sorrideva. Dall’inizio alla fine del film Cenerentola rimane se stessa, anche quando viene trasformata dalla fata Madrina in una splendida principessa, la ragazza non cambia con il suo modo di essere e rimane modesta e gentile con tutti. Questo film ha una morale molto significativa, che spesso noi tutti dimentichiamo e che in realtà dovrebbe essere ricordata sempre, ovvero che la gentilezza è il potere più autentico che una persona possa avere perché se accompagnato dal coraggio è capace di cambiare le cose, le persone e l’intero mondo.

Beatrice Sposato

I D, Anna Frank

Il film che sabato scorso abbiamo visto presso la biblioteca Pier Giorgio Frassati è tratto dall’omonimo celebre cartone Cenerentola della Walt Disney. La dottoressa D’Ettoris ci ha invitati a riflettere sull’argomento principale dei film: il potere della bontà e della gentilezza. La protagonista  è una ragazza vittima della cattiveria e della prepotenza da parte delle sorellastre e della matrigna che avrebbe più di un motivo per piangersi addosso e arrabbiarsi con la vita. Compie però una scelta diversa, coraggiosa: rimane nella sua casa ed è fedele a ciò che sua madre le ha insegnato cioè essere sempre gentili e coraggiosi senza lasciarsi incattivire dalla sofferenza. Si alza così ogni mattina sapendo già che sarà maltrattata durante il giorno, ma affronta la vita con coraggio. Il film ci fa riflettere sul fatto che anche nella nostra epoca la gentilezza viene confusa con la debolezza, con l’ingenuità. Troppo spesso vengono considerate “vincenti” le persone che sono semplicemente arroganti e presuntuose  e quindi la reazione delle persone sensibili potrebbe essere quella di diventare cinici, freddi e cattivi. Cenerentola ci insegna a comprendere invece che la gentilezza cambia le cose e le persone perché, avendo fiducia in se stessi e nel prossimo, si diffonde la bontà e la gratitudine. C’è molta più forza in un sorriso e in parole gentili di quanta ce ne sarà mai nella violenza e nella cattiveria.

Davide Gentile

I D, Anna Frank

Sabato 13 febbraio, avendo aderito con la nostra classe al progetto Leggifilm grazie all’ausilio della nostra insegnante d’italiano, la prof.ssa Lauro ho piacevolmente assistito alla proiezione di Cenerentola 2015. Questa versione moderna della fiaba, con attori in carne e ossa, mi è piaciuta molto  e l’ho rivista con piacere dal momento che circa un anno fa la vidi con la mia famiglia sia al cinema che nei passaggi su SKY; infatti benché era dai tempi del Re Leone che non apprezzavo particolarmente una storia Disney questa attuale rivisitazione cinematografica sinceramente mi ha fatto molto riflettere per diversi motivi. Innanzitutto per la frase che la mamma morente ripete ad Ella bambina: «Sii gentile e abbi coraggio…e vedrai che tutto andrà bene», in pratica una storia di “scudo d’amore” tramite il quale la povera Cenerentola, così chiamata poiché costretta ad addossarsi tutte le pulizie di casa e spesso ricoperta di cenere, si difenderà rispondendo alle ingiustizie della perfida matrigna e delle sorellastre con la calma e serena convinzione che non meritasse tutto questo, e che l’amore e la dolcezza che pervadevano il suo animo non sarebbero state scalfite dalle loro angherie. Inoltre il personaggio che più mi ha colpito, non solo per originalità e simpatia, quanto per la sua arguzia messa a disposizione del Principe a cui era legato da premura e devozione, è il massiccio Capitano delle guardie reali. Egli infatti si contrappone alla congiura”ordita” dalla malvagia Matrigna e dal Gran Duca per i loro intrighi di interesse personale, facendo in modo che il dolce e cristallino canto della fanciulla non passi inosservato e con leale onestà, che contraddistingue la sua imponente figura di uomo di colore, è determinante nel fare ritrovare i due giovani innamorati, con sommo dispiacere di Lady Tremaine e del Gran Duca… e così ancora una volta nell’eterna lotta tra il bene e il male ovviamente la gentilezza, il coraggio e l’amore prevarranno sempre.

Francesco Condello

I D, Anna Frank

Chi non ha mai sognato, guardando Cenerentola, di avere quei meravigliosi capelli biondi, la voce da usignolo, al cui canto ballavano anche i topi? Per non parlare della meravigliosa Fata Madrina  che tutti vorremmo conoscere almeno una volta nella vita.

«Sii gentile e abbi coraggio» : ho pianto quando la madre di Ella prima di spegnersi per sempre ha pronunciato quelle parole. Questa fiaba racconta l’amore, ma anche il coraggio, la bontà, la gentilezza, tutte doti che porteranno Cenerentola a diventare una regina, a superare i pregiudizi e regalare la speranza:  i buoni possono vincere e se ci crediamo davvero, i sogni possono diventare realtà. Ma la realtà è una matrigna cattiva che vuol far sparire la fantasia, infatti oggi sono pochi i bambini che credono al fagiolo che cresce superando le nuvole, alla casetta di marzapane nel bosco, ad avere sette nani per amici, allIsola che non c’è . Ma tutto questo si può evitare credendo nelle favole, perché anche il più piccolo sogno, può essere realizzato credendo nella forza dell’immaginazione. Quando ho visto questo film per la prima volta, ho capito che tutti dovrebbero sognare, grandi, piccini, adolescenti, anziani, perché anche se adulti, impegnati, con il viso scolorito dalla fatica, niente dovrebbe impedirci di ricaricarci con la fantasia.

Maria Cristina Brutto

I D, Anna Frank

Giorno 13 febbraio, alla ore 9,30, accompagnati dalla professoressa di lettere, ci siamo recati alla Biblioteca Pier Giorgio Frassati. Appena giunti nella grande sala, avvolti dalla grande quantità di libri, abbiamo preso subito posto. Il film propostoci dalla dott.ssa D’Ettoris era Cenerentola. Una fiaba dai molti significati e dalla tanta capacità di trasmettere, qualcosa di significativo e positivo. Cenerentola, una ragazza dalla volontà di perdonare, di sperare, non essendo invidiosa, ma apprezzando gli altri per ciò che sono. L’invidia e la malvagità sono ciò che rovina, che perturba la mente di molte persone. E’ male perché senza ciò si potrebbe andare avanti e come Cenerentola avere la capacità di aspettare… sperando che prima o poi arrivi per tutti un tempo migliore, proprio come sperava la dolce ragazza, questo era il suo sogno. “I sogni son desideri di felicità” che possono avverarsi anche con un sol pizzico di gentilezza e coraggio. La parola pronunciata dalla mamma ovvero: «Sii gentile e abbi coraggio», fa riflettere, fa pensare che essendo malvagi si diventa tristi dentro, invece con il coraggio e la bontà anche verso le persone a cui non si è particolarmente legati si riesce ad interagire rendendosi belli e completi ancor di più di quanto lo si è già. Questa fiaba racchiude molti significati, ci fa rendere conto di quanto possa essere bello perdonare ed essere apprezzati e ammirati dagli altri per la ricchezza interiore. Possiamo anche intuire l’amore che porge a chi continua a farle del male, a maltrattarla e ad invidiarla, ma lei forte e coraggiosa, accompagnata dalla bontà e dal saper resistere riesce a superare ciò che la circondava. Ciò deve farci riflettere, farci capire che per far si che esca fuori la nostra bontà trattando bene le persone ci vuole solo un po’ di gentilezza e coraggio che prima o poi farà avverare i nostri sogni rendendoli veri e meravigliosi come abbiamo sempre sognato. Ricorda : «Sii gentile e abbi coraggio» poiché tutto ciò che desideri possa realizzarsi rendendoti felice e degna di te stessa.

Marta Sposato

I D, Anna Frank