20 April 2024

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“La musica è intorno a noi. Tutto ciò che devi fare è ascoltare. La musica è sempre con noi. E’ nel vento, nell’aria, persino nel traffico. Basta solo fermarsi un attimo, a sentire”. August l’ha fatto. E’ grazie alla musica che lui ha ritrovato la sua famiglia. La musica è un qualcosa di forte, di imbattibile. Lui l’ha solo seguita, tutto il resto è venuto da sé. Evan, denominato dopo August, nasce da una relazione tra due musicisti. La madre rimane incinta, ma alla nascita le dicono che il bambino è morto. Il padre di Evan non aveva mai saputo della sua esistenza. Perciò il bambino era in un orfanotrofio. Scappa e in città incontra “Il Mago”, che sfrutta i ragazzi che suonano, per guadagnare soldi. La madre intanto, viene a conoscenza dell’esistenza di August, perciò comincia a cercarlo. Per non farsi trovare, August va in un’accademia musicale, dove impara a comporre. Così scrive il suo primo brano, che suona in un teatro. E’ in quello stesso teatro, che August ritrova i suoi genitori.
La sua famiglia era legata da un legame indissolubile, la musica. Un dono innato che aveva August. La musica è importante, talvolta ci salva. Questa storia ne è la dimostrazione. Questo film tratta anche altri argomenti, come l’adolescenza senza genitori. August li sentiva, li percepiva, per lui erano lì. Ma non tutti hanno la fortuna di trovarli in prima fila, al proprio concerto, per puro caso. Alcuni devono semplicemente accettare il fatto che sono stati sfortunati. Ma tutti i ragazzi sanno che i genitori sono lì con loro. Anche quando non li vedono, i genitori li accompagnano, sempre. Ma anche se sono lì, ai ragazzi mancano quelle figure, le stesse che ti consolano quando sei triste, che gioiscono con te quando sei felice, che ti chiedono il perché quando sei turbato. Man mano che il tempo passa, ci si fa l’abitudine, ma il dolore rimane sempre. Mancherà sempre quel pezzo che serve. E anche qui, tutto ciò che devi fare è ascoltare. Per quanto riguarda lo sfruttamento minorile, nel film è presente. “Il Mago”, sfrutta i bambini che sanno suonare la chitarra per guadagnare soldi. Credo che queste persone siano spregevoli. Ma non per il fatto che sono bambini quelli che usano, ma perché questi bambini sono prima di tutto persone. E le persone vanno trattate con rispetto. Certo, questa non è una situazione così grave come le cose che succedono in India o in Pakistan. I bambini devono lavorare, lì, per guadagnare per la loro famiglia. Non studiano per lavorare. Ma il solo fatto che ti sfruttino, anche per farti fare qualcosa che ti piace, come suonare in questo caso, credo non sia giusto. Purtroppo le ingiustizie esistono. In ogni paese o città che sia. Ma non dobbiamo per forza accettarle, se non vogliamo. Dobbiamo farci sentire e accettare le situazioni che ne conseguono. Così ha fatto August. Non è rimasto lì a subire. Ha inseguito il suo sogno, e ha vinto!
“La musica è nostra amica. E’ sempre con noi. La ascoltiamo quando siamo tristi, felici, quando vogliamo festeggiare o rilassarci. La musica è quel senso di vita che serve. Ci porta in luoghi fantastici, dove vorremmo essere. Ci ricorda avvenimenti passati, ci fa sperare nel futuro. Ci fa ridere, piangere. La musica è vita”.

Federica Beato
III E, Anna Frank

Nasciamo col ritmo dentro, il nostro cuore segue la musica e la musica segue il nostro cuore.
Ma cos’è la musica? La musica è passione, libertà, espressione, vita. Nella musica trovi rifugio. Un rifugio in cui puoi distaccarti dalla monotonia del mondo reale, dallo stress, dall’ansia e dai problemi. Può farti rivivere i momenti più felici o i più tristi, amplificandone il ricordo e l’emozione. Ma può aiutarti in qualunque momento e in qualsivoglia situazione. Non importa il genere, dal metal al pop, dalla musica classica al rock, si può trovare un pezzo di se stessi in ogni battuta. Non importa neanche che ci siano strumenti, la musica ci circonda in ogni momento della nostra giornata. L’importante è saper ascoltare.
Chiudi gli occhi e apri le orecchie, il cuore e l’anima. Musica è tutto ciò che ti circonda. La musica è fuori e dentro di noi, pronta ad aiutarci sempre, come una vecchia amica.

Elisa Pittore
III E, Anna Frank

Ho la musica nel cuore
e già sento il suo calore
attorno a me tutto si muove
come le note di una canzone,
il pentagramma prende vita
sotto le mie dita….
Ho la musica nel cuore,
grazie, mio Signore
di avermi dato questo dono
che rimbomba come un tuono…
Col piano mi diletto,
sì, è vero, lo ammetto,
prendo anche la chitarra,
suono una melodia bizzarra.
Così il mio cuore sorride
e si apre a nuove sfide
sento il richiamo dell’amore
con la musica nel cuore!

Maria Francesca Polimeno
III E, Anna Frank

E’ un film che mi ha trasmesso un grande messaggio:
ovvero che puoi realizzare i tuoi sogni se lo desideri veramente e combatti per questi; un po’ come ha fatto il protagonista del film, sempre alla ricerca dei genitori, che lui sentiva vicini grazie proprio alla musica….. Io penso che la musica sia fondamentale, perché ti aiuta a comunicare nonostante tutto, come succede proprio nel film, poi ti aiuta anche nei momenti sia tristi che felici, semplicemente la musica è qualcosa di unico. Grazie a questo film ho capito a fondo i vari problemi che esistono nel mondo: come lo sfruttamento minorile, che non è solo quello dei bambini costretti a lavorare nei paesi poveri, ma c’è anche intorno a noi, come succede nei film dove tutti quei bambini soli vengono sfruttati grazie ai loro talenti, per i soldi. Mi sono commossa per tutta la durata del film, ma specialmente all’ inizio quando si affronta l’argomento degli orfanotrofi dove ci sono questi poveri bambini soli che sono stati abbandonati e che forse non troveranno mai una famiglia…. Infine posso dire, sicuramente, che è uno dei film che mi ha colpito e emozionato di più, soprattutto per le sue tematiche attuali, che fanno riflettere. Tutto sommato non dobbiamo lamentarci della nostra vita che è sicuramente migliore di quelli di molti altri bambini!
Giulia Tolone
III E, Anna Frank

Tra queste quattro mura
dell’orfanotrofio
sento sempre quella
dolce melodia
che a volte
mi porta via
Con i pensieri
che sempre più spesso
son desideri.
Desidero tanto
un tuo dolce abbraccio,
cara mamma.
Ma come faccio?
Tu non mi sei vicino
perché son sperduto,
Sono solo un bambino!
L’unica mia consolazione
E’ quella dolce musica nel cuore
che mi accompagna e mi da’ emozione
giorno e notte e a tutte le ore.
Io lo so già
che troverò la felicità’
Devo solo pazientare
per poterti ritrovare.

Gaia Sculco
III E, Anna Frank