26 April 2024

Alfabeto d'origine

Lea Melandri
Neri Pozza, 2017
PP. 169, € 16,00
Quella che l'autrice ha in più occasioni definito «scrittura di esperienza» interroga innanzi tutto il pensiero, il suo radicamento nella memoria del corpo, nelle sedimentazioni profonde che hanno dato forma inconsapevolmente al nostro sentire. In quelle zone remote e "innominabili", la storia particolarissima di ogni individuo incontra comportamenti umani che sembrano eterni, immodificabili, uguali sotto ogni cielo: passioni elementari, sogni, costruzioni immaginarie, rappresentazioni del mondo, riconoscibili in ogni spazio e tempo. Tra queste, vanno a collocarsi le figure del maschile e del femminile, che il corso della storia ha modificato, ma non tanto da cancellare i tratti della vicenda originaria che ha dato loro volti innegabilmente duraturi. Quei pochi libri in cui di volta in volta l'autrice ha creduto di riscontrare la 'spudoratezza' necessaria per nominare «il mondo delle cose che non siamo stati capaci fino a questo punto di dire», sono diventati, nel lento e ripetuto vaglio a cui li ha sottoposti, accompagnatori e guide di un viaggio verso un passato pervicacemente muto, avaro di ricordi, sepolto nella memoria del corpo. È come se ognuno di quei 'reperti', strappati al loro contesto, e persino alla mano da cui erano usciti, potesse parlare per lei, e l'intimità che è mancata nelle relazioni reali avvalersi del sostegno di parole, sentimenti, sogni in cui riconoscere parentele sorprendenti. In altre parole: un'autobiografia per interposta persona.