20 April 2024

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Il film La Masseria delle Allodole racconta la tragedia del popolo armeno, trucidato da parte dei Turchi nel 1915. Quello che gli Armeni hanno dovuto subire è accaduto in Turchia, Stato alle porte dell’Europa. La vicenda è rimasta però non conosciuta ai più, fino ai giorni nostri. D’altra parte i Turchi fanno di tutto per negare l’accaduto. I motivi? Probabilmente quel popolo agiato e colto era difficilmente sottomettibile da parte del regime governativo e la storia ci insegna che per dominare, bisogna annientare gli oppositori intellettualmente più pericolosi. Non da meno, le ricchezze facevano gola. Al di là di questo, la faccenda è piuttosto misteriosa. Il XXI secolo passa alla storia come l’epoca di Hitler e dei campi di sterminio, con l’uccisione di milioni di Ebrei, oppure gli eccidi di Stalin in Russia. Il genocidio degli Armeni non ha avuto altrettanta notorietà, eppure sono morti due milioni di persone! Perlomeno sia Stalin che Hitler sono stati condannati dal mondo e ne hanno subito le conseguenze, ma i responsabili della strage degli Armeni hanno pagato in qualche modo quello che hanno fatto? Il film tratta la vicenda di una famiglia di Armeni benestanti e ben inseriti nella società turca, tanto da godere della amicizie di potenti locali. Nello stesso tempo la giovane Nunik, protagonista del film, era innamorata di un soldato turco. Nulla faceva intravedere, fino ad un certo punto, che le cose avrebbero preso una piega così disastrosa. Pochi si sono salvati: i maschi venivano immediatamente uccisi, mentre le donne venivano deportate nel deserto dell’Anatolia, molto ostile con temperature altissime, quindi destinate ad analoga sorte. Vi è stata una “pulizia etnica”: massacri, violenze sessuali e malvagità di ogni specie, allo scopo di annientare completamente quel popolo. Eppure, nonostante tutto, i Turchi sono stati considerati in tutto questo tempo non nemici degli occidentali, specialmente dagli americani, perché situati in una posizione strategica dal punto di vista territoriale: la porta d’ingresso d’Oriente. C’è da considerare che la Turchia , ultimamente, ha richiesto di entrare a far parte dell’Unione Europea e vi è un iter in corso. Gran parte dei Turchi sono musulmani e lo tesso governo turco gioca un ruolo ambiguo nei confronti dei terroristi dell’ISIS. Pare che questi acquistino, a basso costo sul mercato nero, il petrolio  sotto il controllo del califfo. Spesso dove vi sono degli interessi politici, economici o simili, si tende a chiudere un occhio, nascondendo delle verità scomode. La masseria delle allodole fa percepire, in linea generale, la situazione che hanno subito gli Armeni. Come in tutti i casi, nelle grandi vicende, ci sono delle storie che rispecchiano l’umanità dei singoli. Molte delle persone del film, anche Turchi, vogliono salvare la famiglia in questione. La sorte di un popolo però viene decisa da altri, e allo stesso modo, è probabile che molti Turchi, anche nella realtà, non volessero quel genocidio deciso dai governanti. Resta comunque il fatto che tutto un popolo è stato sterminato: quello che è successo agli Armeni è stato un crimine nei confronti dell’umanità.

Federica Pesce

III F, Anna Frank

 

Ero un Armeno

Ero un Armeno

mi trovavo al gelo,

rispettavo e amavo la mia cultura

nonostante la paura.

Non erano amici

quegli ufficiali turchi

avevano una maschera,

copriva il loro volto

apparentemente colto.

Persone con un cuore di pietra

e anima tetra,

senza pietà, umiltà e onestà.

La mia masseria,

come le foglie in autunno,

mi è stata spazzata via,

hanno ucciso tutti noi uomini

causando tanti e dolorosi lutti.

Le donne avvolte dal dolore

con il desiderio di amore

affrontavano cammini con un impegno forte

soffocate dalla paura e dalla morte.

In un giorno è cambiato il nostro destino.

Circondato da mura

ed io a terra con il sangue che colorava l’erba,

guardando sfocatamente quel cielo azzurro,

non mi fidavo più delle mie radici,

di quei falsi amici.

Ero un Armeno,

ora non so più quel che sono.

Francesco Barbuto

III F, Anna Frank

 

Polvere

La polvere ci ha ridotti così,

come quando le foglie cadono dagli alberi

in autunno.

La polvere ci ha ridotti così,

come quando il vento spazza via le nuvole

dal cielo.

La polvere ci ha ridotti così,

Come quando il mare scaraventa sulla spiaggia

Le alghe.

E noi siamo quelle alghe

Che poco a poco verranno tolte

Per ripulire ciò che,

secondo alcuni,

è solo di altri.

La polvere ci ha ridotti così,

come ora sono qui davanti a te

pronta a morire.

Pronta a morire per la mia unica colpa:

Essere Armena.

Ilaria Ronzoni

III F, Anna Frank

 

Non mi fermo

C’era solo sabbia intorno a me

e  silenzio,

spezzato dal pianto

di un bambino mai nato.

Continuai e non mi fermai

Neanche un attimo,

sperai di risvegliarmi da un incubo

ma ciò non era…

era la vita reale,

mi faceva star male,

continuai ad andare.

Lo chiamano coraggio

Era solo un cuore frantumato.

Ludovica Policastrese

III F, Anna Frank