29 April 2024

Convegno promosso da fondazione D’Ettoris e biblioteca Frassati

Il calvario dei contadini ucraini. Sei milioni di campagnoli russi morti per fame, tra il 1932 e il 1933, a causa di una carestia terroristica imposta dal governo sovietico. Un pezzo di storia volutamente cancellato dal regime comunista e riportato alla memoria solo nel 1986 da uno studio di Robert Conquest, oggi pubblicato anche in italiano dalla Liberal edizioni con il titolo di “Racconto di dolore”.

Invitato dalla fondazione D’Ettoris e dalla biblioteca Frassati, è stato al Bastione Toledo Ettore Cinnella, docente di storia contemporanea dell’Europa orientale presso l’università di Pisa, che ha curato la postfazione del testo del Conquest e che per l’occasione, ha parlato del comunismo e delle sue vittime. <<Il libro- ha detto Cinnella- alla sua uscita nell’ 86 fece molto scalpore soprattutto perché studiava la pagina più raccapricciante della storia del comunismo sovietico>>. Prima del libro di Conquest, infatti sulla vicenda dei contadini russi e della loro fine in seguito alla collettivizzazione c’era il silenzio assoluto. <<C’era- ha osservato Cinnella – una memoria sotterranea di questi fatti ad opera dei sopravvissuti>>. L’indagine di Conquest ha fatto finalmente luce su quella tragedia. <<Il libro- ha osservato Cinnella- pone in evidenzia come furono lasciati morire i campagnoli in seguito ad una carestia che non fu naturale ma terroristica. In pratica per punire gli agricoltori che rifiutarono la collettivizzazione il governo sovietico approfittò della carestia che c’era. Non fece niente per aiutarli anzi chiuse le frontiere condannandoli a morire di fame>>. Stremati fino al deperimento, senza vita restarono quasi 6 milioni di contadini russi, in maggioranza ucraini. Una cifra che drammaticamente richiama alla memoria un’altra tragedia quella dell’olocausto ebreo. <<Anche se- ha tenuto a sottolineare Cinnella- nel caso degli ucraini non possiamo utilizzare il termini di sterminio come fu per gli ebrei, è piuttosto lecito parlare di golgota o calvario, in questo caso per la forma e maniera in cui fu attuato>>. Il convegno si inquadra in una seria di iniziative programmate dalla Fondazione D’Ettoris. <<L’incontro- ha spiegato Antonio D’Ettoris, direttore della biblioteca Piergiorgio Frassati- rientra nel paino di studio sulla storia del ‘900>>. L’ iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’istituto d’istruzione superiore “G. V. Gravina”.

Fonte: 

Il Quotidiano. 5 marzo 2005

Anno: 

2005