29 April 2024

Parlano gli alunni della 3ª D della scuola elemetare "Antonio Rosmini"
 

Oggi, due febbraio, con tutta la classe siamo andati alla biblioteca Frassati; ci ha accolti, con ospitalità, il direttore che si chiama Antonio. Ci ha fatto vedere la biblioteca che è divisa in due grandi parti, di storia e di lettura, e la prima cosa che ci ha fatto notare era l’ordine. Ci ha fatto accomodare su dei tappetini colorati ed è arrivata una signora travestita da fata delle fiabe, che ci ha letto una fiaba intitolata “Richetto dal ciuffo” e nello stesso tempo ci hanno fatto sentire un sottofondo melodioso. Alla fine ci hanno dato le caramelle.Uno per volta abbiamo firmato un foglio. La lettura è una finestra aperta verso un mondo nuovo. Questo mi ha fatto capire: la lettura è importante, è la mia migliore amica. E’ proprio valsa la pena andarci perché ho capito che la lettura è meravigliosa
Paola Scerra

Oggi, la mia classe ha intrapreso un’esperienza fantastica. Siamo andati in una biblioteca chiamata “Pier Giorgio Frassati”. Quando siamo arrivati lì, un signore ci ha fatto strada per la biblioteca e ci ha fatto vedere alcuni libri, ci ha spiegato a cosa servono veramente i libri. In un sala erano stesi, a terra, dei tappetini colorati su cui ci siamo seduti. Antonio D’Ettoris, il direttore, ci ha fatto vedere alcuni libri storici di Crotone scritti da un signore ricordato nella storia che si chiama Vaccaro. Abbiamo fatto alcune scoperte; prima la nostra città non si chiamava con il nome attuale, Crotone, ma si chiamava Cotrone. Quest’uomo ci ha letto una pagina di un libro in francese che parlava della “rivoluzione francese” e noi abbiamo capito solo alcune parole. Antonio D’Ettoris ci ha informati che prima gli scaffali erano di legno, ma gli animaletti danneggiavano i libri, ora, invece, per sicurezza, gli scaffali sono di metallo. Io ho capito che la cosa più importante in una biblioteca è l’ordine. Dopo, una donna vestita da “Fata delle fiabe”, ci cominciò, dopo averle fatto un applauso, a leggere una fiaba intitolata “Richetto dal ciuffo” accompagnata da una melodia. Questa storia mi ha colpita molto perché mi ha fatto capire molte cose che dicono che trionfa sempre l’amore, che non serve essere belli, ma serve essere intelligenti. Alla fine del racconto tutti abbiamo detto le proprie opinioni. Antonio D’Ettoris ci ha offerto le caramelle, però, ero molto dispiaciuta dal fatto che non potevo mangiarle. Dopo abbiamo firmato su un foglio detto foglio delle presenze e questo mi ha fatto sentire grande. Poi ci siamo vestiti e poi, andando via, abbiamo ringraziato tutti di averci ospitati. Quest’uomo ci ha detto che la tessera della 3^C è la prima tessera che viene fatta. A me andare lì mi ha resa molto felice e contenta perché io so che la lettura è una finestra che ci porta in un mondo nuovo. Quel posto mi ha fatto capire che sto crescendo bene.
Martina Camposano

Oggi siamo stati in biblioteca con il direttore che si chiama Antonio. Il signore Antonio ci ha fatto tante sorprese. Abbiamo visto la biblioteca dove c’erano tanti libri che si chiamavano cuneamboli. Il signore Antonio ha fatto venire una signora vestita da principessa delle fiabe. La singora delle fiabe ha letto una favola chiamata “Richetto dal ciuffo”. Ci ha fatto vedere i libri di Crotone. Ora ho capito quanto è bella la lettura e soprattutto quanto è importante. Il signore Antonio ci ha dato delle caramelle. Ci hanno fatto riunire insieme e ci hanno fatto una foto con la fata delle fiabe. Prima di andarcene abbiamo firmato il nostro nome. La lettura ci fa crescere la mente. Ci ha spiegato che una volta loro avevano gli armadi di legno e gli scaffali di legno. Poi ce ne siamo andati facendo un lungo viaggio. Io penso che andando in biblioteca possiamo ingrandire la nostra mente. Il signore Antonio ci ha detto che noi possiamo andare lì con la tessera per migliorare la nostra capacità. Quella biblioteca è un mondo pieno di libri. Oggi è stata una bella giornata. Io penso che la lettura ha aperto il mio cuore.
Mariafrancesca

Da tanti giorni la terza D aveva l’ansia di andare alla biblioteca “Pier Giorgio Frassati” che è sorta da poco nella nostra città. Il direttore Antonio D’Ettoris ci ha accolto calorosamente e ci ha fatto visitare tutta la biblioteca. Con tutto quello che il direttore ci ha spiegato ho capito quanto è importante la lettura. Infine è arrivata una ragazza e veniva chiamata la fata delle fiabe che ci ha letto la fiaba di “Richetto dal ciuffo” e per me è stata una cosa molto emozionante. Per me vivere quella esperienza è stata una cosa meravigliosa. Sembrava di essere nel libro, in quella fiaba. Perciò per me andare a quella biblioteca è stata l’esperienza più bella che io abbia mai fatto in vita mia.
Cristina Pizzuti

Oggi, due febbraio, siamo andati alla biblioteca dove il direttore ci ha accolto molto bene. Con noi è venuta la maestra Elena che ci ha aiutati molto. Il direttore ci ha fatto vedere i libri e ci ha detto che lì ci sono più di settemila libri. Ci aveva fatto vedere il libro di Crotone e la maestra Lina ha detto che il maestro del padre aveva portato la radio e loro erano stupiti e la radio parlava del libro di Crotone. Dopo è venuta la fata delle fiabe e ci ha letto la favola “Richetto dal ciuffo”. Noi ci siamo seduti su delle stuoie colorate e ci hanno offerto le caramelle. Alla fine abbiamo dovuto firmare sul registro delle presenze. Le mie senzazioni sono state tante. Quando la fata ci ha letto la fiaba io sono entrata dentro la fiaba. Ci hanno fatto una foto perché poi noi facciamo un compito che forse andrà sul giornale “Il Corriere del Sud”. Quelli dell’altra classe hanno avuto la tessera. La prossima volta toccherà a noi perché l’avrà pure la classe 3^ D. Mi sono divertita molto.
Marianna Origlia

Attendevamo molto questo momento e finalmente siamo andati alla biblioteca Frassati. E’ stata un’esperienza molto bella; con noi è anche venuta la maestra Elena perché voleva vedere com’era questa biblioteca. Ci hanno accolti molto bene quando siamo arrivati. Ci ha fatto conoscere la biblioteca il signor D’Ettoris. Ci ha raccontato che nel­la biblioteca è tutto in ordine e ogni genere di libri ha il suo scaffale. Nella sua biblioteca ci sono più di settemila libri. Loro comprano libri in un arco di un mese. Ha detto che una volta i libri erano messi su scaffali di legno e il legno faceva animaletti e quindi mangiavano i libri; però ora ci sono scaffali di ferro che non producono animaletti e secondo me è stata una cosa molto giusta perché i libri sono un bene molto prezioso. Una signora ha letto una fiaba accompagnata dalla musica e questa fiaba si chiamava “Richetto dal ciuffo”. Dopo la maestra Lina ci ha fatto leggere una frase di una fiaba. Hanno messo dei tappetini colorati per farci sedere. Boi abbiamo fatto quest’esperienza bellissima per capire quanto sia importante la lettura. In una biblioteca ci sono tantissimi mondi rinchiusi in fogli di carta. E’ molto importante leggere un libro perché un libro tiene il sapere di altre civiltà, invece la televisione non possiede le cose che ha un libro. Leggere fa sviluppare il proprio sapere, si aprono le porte su cose che non sapevamo che esistono. Io spero che tutto il mondo legga un libro così impara cose nuove.
Antonio Ierimonte

Oggi, 2 febbraio, siamo andati in biblioteca e questa biblioteca si chiama “Pier Giorgio Frassati”. Il signore Antonio D’Ettoris ci ha detto che in biblioteca ci sono più di settemila libri, e ci ha detto pure che una volta il nostro paese Crotone si chiama Cotrone. Ci ha letto pure un libro francese perché un mio amico di nome Pietro gliel’ha chiesto. Dopo un bel po’ è arrivata una signora vestita da fata. Ci ha letto una fiaba che si chiamava “Richetto dal ciuffo”, mentre ci raccontava la fiaba Antonio D’Ettoris ha inserito una musica al computer. Poi Antonio D’Ettoris ci ha offerto le caramelle. Io della fiaba ho capito che non bisogna essere belli fuori ma anche belli dentro. Io ho letto molto male in confronto a Fabiana. Quando ce ne stavamo andando, abbiamo lasciato la nostra firma su un grande libro, poi ci hanno dato la tessera della 3^C e noi abbiamo battuto le mani.
Francesco Quercia

Oggi con la nostra scuola siamo andati alla biblioteca Frassati. Ci hanno fatto vedere come erano ordinati i libri sugli scaffali e ha detto che ci sono più di settemila volumi e in altre biblioteche ci sono più libri. Antonio ha letto un libro francese. Ci ha fatto vedere un libro di Vaccaro e il titolo è di Crotone e la maestra Lina ci ha detto che era il maestro di suo padre. Poi è venuta una signora vestita da principessa e nelle mani aveva il libro “Richetto dal ciuffo”. E ci ha detto che la lettura era bellissima poi ha letto e noi ascoltavamo. Poi ci ha fatto una foto tutti insieme. Il signore Antonio D’Ettoris ci ha detto che prima c’e­rano gli scaffali di legno, però si formavano piccoli animali che mangiavano i libri, così hanno messo gli scaffali di metallo.
Emanuele Vona

Oggi, con tutta la classe, siamo andati alla biblioteca Frassati. Il direttore della biblioteca ci ha fatto visitare tutte le stanze. Nella biblioteca ci vuole ordine perché si possono trovare facilmente i libri che servono. Ci ha fatto sedere su delle stuoie di colori diversi e ci ha messo la musica perché stava arrivando la principessa delle fiabe. Prima gli scaffali erano di legno ma ora sono di ferro. La fata ci ha letto una fiaba che era “Richetto dal ciuffo”. Oggi abbiamo scoperto che tanto tempo fa Crotone si chiamava Cotrone. Alla fine ci hanno fatto firmare e dopo ce ne siamo andati a scuola. La lettura è molto importante.
Pietro Capocasale

Oggi siamo andati alla biblioteca che si chiama “Pier Giorgio Frassati”. C’era un signore che si chiamava Antonio D’Ettoris che ci ha fatto vedere più di settemila volumi, e ci sono pure i libri della storia di Crotone, però prima Cotrone e c’era scritto Kroton. Gli scaffali prima erano di legno e le formiche mangiavano i libri ora gli scaffali sono metallici così le formiche non mangiano i libri. Poi è venuta una signora che ci ha letto una fiaba “Richetto dal ciuffo” e il signore ci ha dato le caramelle; alla fine abbiamo firmato il foglio delle presenze. Dopo ce ne siamo andati. E’ stata una bellissima esperienza ed è la prima volta che vedo una biblioteca e mi è piaciuto tantissimo.
Matteo Scicchitano

Erano tanti giorni che la nostra classe aspettava il 2 febbraio, e finalmente è arrivato. Insieme alla maestra Lina è venuta pure la maestra Elena. Poi siamo andati alla biblioteca. C’era un cancello e all’entrata c’era scritto Fondazione D’Ettoris. Poi siamo entrati. Tutti eravamo meravigliati però mancava una ragazza che era andata a supplire, ma non fa niente perché mi sono divertita un mondo. C’era il dottor D’Ettoris che ci ha spiegato come mai c’erano degli scaffali blu e altri rossi. Con la biblioteca abbiamo scoperto che prima la nostra città si chiama Cotrone. Poi ha detto che prima gli scaffali erano di legno però si formavano gli animaletti e c’era il rischio che mangiavano i libri, invece ora ci sono gli scaffali di metallo così c’è meno rischio. Poi è arrivata una ragazza che mi sembrava una principessa e ci ha letto la storia di “Richetto dal ciuffo” che era un poco triste e comica nello stesso tempo. Poi la maestra Lina ha fatto leggere a Fabiana e a Francesco. Poi la signorina ci ha salutato e se n’è andata nella stanza da dove è uscita. La prima tessera della biblioteca l’ha data a noi. Quando ce ne stavamo andando, il signore ci ha fatto firmare uno per uno.
Sabrina Corrado

Oggi abbiamo fatto una esperienza bellissima, perché siamo andati per la prima volta alla biblioteca “Pier Giorgio Frassati” della Fondazione D’Ettoris. Appena siamo entrati, sembrava che eravamo in un mondo fantastico. Il signore che stava in quel posto ci ha fatto capire l’importanza della lettura, dicendo pure vocaboli nuovi e cose nuove per noi. La cosa che, però, mi ha colpita di più, è stata quando il signore ci ha mostrato dei libri su Crotone che ha scritto il maestro del padre della bravissima maestra Angelina, questo è lo stesso signore che per la prima volta ha portato la radio nel paese in cui insegnava. Ancora ci ha detto che prima gli scaffali che contenevano i libri erano di legno, ma, dopo un po’, si sono accorti che facevano degli animaletti che rovinavano i libri, così hanno mes­so gli scaffali di ferro. In questa esperienza, io mi sono accorta che mi ero comportata da stupida perché avevo tanta paura di leggere male che ho fatto incubi, poi mi sono svegliata. Ho cacciato dallo scaffale un libro e l’ho letto. E non solo mi sono svegliata, ma poi ho letto pure bene. A un certo punto ci siamo seduti per terra con delle stuoie colorate, dove ci hanno dato le caramelle così a un certo punto è venuta la fata delle favole, ci ha letti “Richetto dal ciuffo”. Se Dio me lo permette da grande vorrei fare la scrittrice.
Fabiana Marasco

Oggi, il due febbraio, a­spet­tavo tanto questo momento perché siamo andati a visitare la biblioteca. E’ stato molto bello, poi è arrivata una signora che ci ha letto una storia. La storia si chiama “Richetto dal ciuffo” e parla di una signora che ha avuto un figlio britto. Invece un’altra signora voleva due figlie però la prima figlia era bella ma stupida, la seconda invece era brutta ma intelligente. Questa biblioteca Frassati ha più di settemila volumi. Io, dopo tutta questa esperienza, ho capito che la lettura mi fa immaginare e capire quello che leggo, leggere fa bene; dopo cinque visite ci hanno promesso una gita dove vogliamo noi.
Luca Della Mura

Noi aspettavamo con tanta ansia questo momento. Il dottore Antonio D’Ettoris ci ha accolti con tanta gioia. Ci ha mostrato la stanza dove noi dovevamo stare. Era una stanza meravigliosa, mi sembrava un sogno. C’erano dei tappetini a terra, tutti colorati, mi sembrava l’arcobaleno. C’era un’altra stanza bellissima colorata di rosso. E’ stata un’esperienza bellissima. Ora ho capito che la biblioteca è un angelo dove c’è tanta esperienza. Ci siamo accomodati su dei tappetini dove una signora vestita da fata ci ha letto una storia che si chiama “Richetto dal ciuffo”. Lui prima ci aveva letto una storia in francese e quel libro era molto vecchio. Avevo il cuore che mi batteva forte come il motore della moto. Ci ha offerto delle caramelle buonissime. Ha fatto leggere alcuni bambini poi ha fatto il confronto. Quando avevo aperto quella porta mi sembrava un altro mondo. Quando ce ne siamo andati ci ha fatto mettere la firma su dei fogli. Ho capito che la lettura mi dà sempre lo spunto. Mi fa esprimere i miei sentimenti, mi fa capire che leggere serve a migliorare la mente a immaginare le cose come un computer. La lettura mi fa aprire sempre la mente come una porta aperta dove c’è un altro mondo di esperienza. Senza la lettura non saprei vivere perché senza la lettura nel mondo non ci sarebbe intelligenza.
Deborah Tuminelli

Da tanti giorni finalmente questo giorno è venuto perché lo aspettavo da molto. Quando sono entrata mi sembrava che ero entrata in un nuovo mondo. Siamo entrati e Antonio D’Ettoris ci ha ospitato a vedere dei libri che parlavano di musica. Ci ha fatto vedere un libro che parlava Crotone che una volta si chiamava Cotrone. La maestra Lina ci ha fatto sedere su dei tappetini. Poi abbiamo aspettato ed è venuta una signora vestita di fanciulla e ci ha letto una favola di nome “Richetto dal ciuffo”, poi ha fatto leggere due bambini e ci hanno offerto le caramelle e abbiamo firmato. A quella biblioteca ci vorrei andare tutti i giorni perché è stata una esperienza bellissima.
Debora Santoro

Oggi siamo andato alla biblioteca Frassati, dove Antonio D’Ettoris ci ha accolti con gioia. Ci ha anche mostrato tuttala biblioteca dove si trovano 7.000 libri. Poi ci siamo messi tutti su dei tappeti dove una signora ci ha letto “Richetto dal ciuffo”. Questa signora era vestita da fata di fiabe. Prima gli scaffali erano di legno, ma il legno creava tanti piccoli animaletti che rovinavano i libri, ma adesso sono di metallo e i libri sono più sicuri. Prima i libri vecchi si chiamavano cuneamboli. Tutto questo ci fa capire che il libro è dentro il mondo e che la lettura è una cosa bellissima e con la lettura mi sento un regista di film. Questa esperienza è stata un’esperienza bellissima e non vedo l’ora di ritornare.
Tommaso Cassano

Fonte: 

Il Corriere del Sud. 1 - 15 Marzo

Anno: 

2004